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Disegnano belle linee e non sono pittori. Lo fanno su vertiginose pareti e lungo pendii di neve ripidissimi: sono gli alpinisti. Il CAI di Artegna festeggia i suoi settanta anni di vita con un appuntamento speciale dedicato all’alpinismo degli emergenti made in FVG. “Alpinismo EstEtico – Linee, foto, parole dalle Alpi Giulie al resto del mondo”, è il titolo della serata promossa dalla sottosezione CAI Monte Quarnan della Società Alpina Friulana per la quinta edizione di Azimut – appuntamento dedicato annualmente all’evento di maggiore rilievo per l’associazione alpina locale – in programma venerdì 20 novembre alle ore 20.45 presso il Nuovo Teatro Monsignor Lavaroni di Artegna.
I protagonisti sono quattro giovani. Un friulano, un goriziano, un triestino e un muggesano. Non è una barzelletta. E’ una squadra. Andrea Polo, Enrico Mosetti, Gabriele Gorobey, Leonardo Comelli hanno tra i 26 e i 34 anni e una straordinaria passione per la montagna con progetti e obiettivi comuni che realizzano in parte sul territorio regionale, in parte fuori di esso. Puntano al mestiere di guida alpina, fanno i cosiddetti lavori di messa in sicurezza in corda, i tecnici di soccorso, c’e anche chi si è licenziato dal posto fisso per prendersi un anno sabbatico da dedicare a falesie e montagne. “Ci piace l’ avventura, ci appoggiamo l’un l’altro e collaboriamo per coltivare le nostre passioni. La competizione, quando c’è, è solo costruttiva per motivarci a vicenda.” Era dai tempi della Squadra volante di Cozzi e Zanutti e della Gilde zum groben
Kletterschuh di von Glanvell e von Saar che non sentivamo parlare di squadre di alpinisti dalle nostre parti. Tanto più che l’alpinismo ha spesso avuto una forte connotazione individualista e una certa seriosità iconica. Invece i quattro ragazzi non mancano di leggerezza e autoronia. Saliranno sul palco del teatro – 320 posti – a raccontare di minuscoli appigli, vertiginose pareti di roccia e ghiaccio e ripidissimi pendii di neve. Lì han tracciato nuove linee e proiettato sogni di adrenalina. Si tratta delle nostre montagne, ma anche exploit che hanno varcato di molto i confini regionali, come le discese sui seimila del Perù di Mosetti lo scorso giugno o la recente ripetizione in libera di Gorobey e Polo su una via di roccia di fino al grado 8a+ in Madagascar. Sogni di condivisione e di libertà. Liberidattriti è il nome che Mosetti ha dato al proprio sito di guida alpina, Liberi di scegliere quello che Gorobey e Polo hanno dato alla nuova via disegnata a Sella Nevea sulla parete ovest del Monte Robon nel 2014. La più difficile aperta dal basso in regione, a detta degli autori.
Un alpinismo che loro stessi han chiamato EstEtico. La parola, oltre a richiamare il senso di bellezza che ispirano certe linee, gioca volutamente su altri due significati. Da un lato l’Est, inteso come arco alpino orientale da cui provengono i quattro protagonisti. Dall’altro un’Etica che così spiegano: “Le grandi linee che siano di arrampicata o di sci, hanno bisogno di un’etica, per preservare la loro bellezza. Quest’etica per lo sci significa sciare in continuità e rapidità, non facendo piccole curve, non derapando e usando il meno possibile la corda. Per l’alpinismo è il fatto di arrampicare in libera o perlomeno di ripetere in libera vie già aperte in artificiale”. Obiettivi che hanno alla base una lunga preparazione. Non a caso hanno ottenuto il sostegno di diversi sponsor di attrezzatura e abbigliamento tecnico che li appoggiano, finanziando in parte i loro progetti e garantendone visibilità. Visibilità che si riflette, attraverso i loro nomi, sulla nostra regione. Il presidente della sottosezione di Artegna, Stefano Corradetti sottolinea: “Abbiamo invitato persone del territorio che sono protagoniste qui ma anche fuori ad un livello molto alto. E abbiamo voluto alpinisti giovani per attirare un pubblico più ampio”.

Melania Lunazzi

CAI_ARTEGNA_20_09_Monte_CavallinoVia si va!

Domenica saremo su monte Cavallino, dalle parti della val Visdende, più o meno, sopra Sappada, più o meno, sul confine fra Austria e Italia (questo di sicuro).

Una bella gita in un bel posto con bella gente! Vi aspettiamo! 🙂 Ritrovo, al solito, alle 7.00 in piazza.

Qui la relazione. Ciao!

 

CAI_ARTEGNA_19_10_MarronataCari amici, è tempo di marronata!

Quest’anno andremo in Carnia, in località Pramosio sopra Cleulis di Timau, per gustare in compagnia un bicchiere, un buon piatto e quattro caldarroste. E sembra anche ci sarà il sole!

Qui trovate la relazione.

Vi aspettiamo numerosi, ritrovo ore 8.00 in piazza ad Artegna!

Già, parliamo proprio di fatiche di fine stagione visto l’impegno fisico che si è reso necessario affrontare per giungere alla méta sul monte Borgat, ultima gita della stagione 2014.

Pronti … via! e si parte da Casso imboccando un sentiero che quasi subito rivela la sua natura ripida ed a brevi tratti scoscesa.  In breve si guadagna un dislivello che permette già di poter guardare in basso verso il fondo valle ed il punto di partenza.

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In fila ordinata e quasi in silenzio si risalgono pazientemente le ultime balze boscose …

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… fino a raggiungere finalmente le prime praterie in quota che ricoprono pendii a volte di notevole pendenza.  La vista sulla valle sottostante e sulla piana di Longarone è veramente notevole.

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E’ il caso qui di concedersi una breve pausa che permetterà anche di ricongiungersi ad alcuni ritardatari.

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E poi via di nuovo, si riparte faticando in ordinata colonna puntando ad una fascia di balze di roccia verticali che verranno aggirate con un lungo traverso verso Est fino a raggiungere una forcella.

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Il traverso a qualcuno è andato ‘di traverso’!!

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E la fatica si fa veramente sentire, soprattutto nella risalita lungo il versante nord che permetterà di raggiungere la più agevole dorsale del monte.  Fortunatamente è l’ultima fatica degna di nota, affrontata stoicamente anche dai meno allenati.

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Raggiunta la dorsale ci si trova quasi subito in vista del sito geologico di interesse comunitario dei Libri di San Daniele, che si riconosce dalla presenza di calcari non più bianchi ma di colore rossastro ben distinguibile.

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Il sito è caratterizzato da un radicale cambiamento della struttura geologica che ora presenta una fitta successione orizzontale di strati di deposizione che fa pensare, appunto, a delle pagine accatastate una sull’altra come fossero libri di un’antica libreria.  Le intemperie ed il tempo hanno stravolto parte di queste cataste generando un po’ di disordine.

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‘Signora su libro’, di artista contemporaneo, 2014.

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Lasciato il sito geologico alle spalle ci si ritrova subito sui dolci declivi delle praterie sommitali che in breve tempo conducono alla cima del monte Borgat.

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Da un foro naturale poco sotto la cresta sommitale si può godere di una veduta particolare sullo scosceso ed articolato versante nord.

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Ed è cima, finalmente.  Motivo per sostare ed alimentarsi e per scattare la foto di rito che ritrae il gruppone riunito, meno il fotografo ovviamente

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… svakkamento …

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Poteva essere tutto rose e fiori?  Noooo! E la nebbia ha subito provveduto a coprire anche quel poco panorama di cui abbiamo goduto fino a quel momento, portando con sé pure un clima freddo ed umido che ci ha spinti ad anticipare la partenza per il rientro.

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E si scende, quindi, lungo una via di rientro diversa dalla salita che ci permette di chiudere un anello rientrando al punto di partenza.

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… The Green Twins …

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La via di discesa permette di osservare l’immane frana che nel 1963 si staccò dal monte Toc per precipitare nell’invaso artificiale della diga del Vajont causando la catastrofe che tutti oramai conoscono.

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Più in basso, percorrendo il Trui dal Sciarbon una volta utilizzato dai valligiani per trasportare il carbone di legna da essi prodotto e venduto verso la valle del Piave, è pure possibile avere uno scorcio su ciò che resta dell’invaso artificiale.  Il Trui dal Sciarbon ha permesso di raggiungere nuovamente l’abitato di Casso ove avevamo parcheggiato l’auto al mattino.

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Bene, gita terminata, 20 partecipanti che si dichiarano felici e soddisfatti, che dire …. piacere nostro e grazie a tutti e … TORNAIT!

CAI_ARTEGNA_05_10_BorgàCari amici,
rieccoci sulla breccia!

Ci si rivede domenica mattina per un bel giro nelle dolomiti friulane, zona che molti di noi non sono molto abituati a battere. Un’ottima occasione!

Il ritrovo è previsto alle 7.00 in piazza Marnico ad Artegna; qui trovate la relazione.

A domenica!